Salute, Sport e Buona Vita

Sanità penitenziaria

A seguito dell’Accordo sancito dalla Conferenza Unificata (Rep. Atti n. 3 CU del 22/1/2015) in materia di riqualificazione della rete assistenziale penitenziaria, la Regione Puglia, accogliendo le proposte provenienti dall’Osservatorio, e lavorando in stretta intesa con l’Amministrazione Penitenziaria, è impegnata nella riorganizzazione della rete sanitaria penitenziaria.

In particolare, nel rispetto di quanto sancito dalla Conferenza Unificata, vi è stato il potenziamento del Servizio medico Multiprofessionale Integrato con sezioni dedicate e specializzate di Assistenza Intensiva (S.A.I.), che ha sede presso la Casa Circondariale di Bari e funge come HUB per la sanità penitenziaria della Regione Puglia, oltre che come uno dei poli sanitari di riferimento sul territorio nazionale.

Detto Servizio risponde a bisogni di salute che necessitano di assistenza sanitaria specialistica continuativa, assicurando prestazioni sanitarie assistenziali di tipo intensivo ed estensivo che non possono essere garantite negli altri Istituti Penitenziari, oltre che offrire un’ampia assistenza specialistica alla quale afferiscono molti altri Istituti Penitenziari.

Il S.A.I., inserito nell’organizzazione del Distretto Unico di Bari della ASL Bari, per raggiungere gli obiettivi assegnati, è stato sottoposto, nell’ultimo anno e mezzo, ad un processo di riorganizzazione e ristrutturazione generale, che ha permesso di espletare nel 2017 oltre 25.000 prestazione sanitarie complessive.

E’, altresì, approvato con DGR 1159/18 (proposta di DIEF 2018) il potenziamento delle ore di specialistica ambulatoriale per rafforzare la presa in carico psichiatrica e psicologica e favorire la suddetta riorganizzazione dell’assistenza secondo il modello organizzativo delle reti cliniche integrate “HUB e SPOKE”.

Il miglioramento dell’assistenza sanitaria all’interno degli istituti di pena consente tra l’altro di evitare, anche in ragione di esigenze di sicurezza, le continue traduzioni di detenuti per motivi sanitari.

La Puglia, tuttavia, non si è attivata solo sul piano della cura dei detenuti.

Nella consapevolezza che il concetto moderno di tutela della salute deve essere declinato attraverso il paradigma della  prevenzione, ed in ossequio agli accordi sanciti a livello nazionale (accordo della C.U. Rep. Atti n. 5 del 19.01.2012) la Regione Puglia, con la DGR n. 1102/2012, ha approvato le “Linee di indirizzo per la prevenzione e profilassi del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale”.

Di recente, inoltre, al fine di ampliare ed aggiornare i contenuti delle predette linee di indirizzo relative alla prevenzione del rischio suicidiario, la Puglia ha recepito i Piani nazionali approvati in seno alla Conferenza Unificata.

Risultati

Espletate nel 2017 oltre 25.000 prestazione sanitarie complessive.

Quando
  • 2017

    • C.U. Rep. Atti n. 81 del 27.07.2017 (recepito con DGR n. 1631/17) ““Piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario per adulti”;
    • C.U. Rep. Atti n. 129 del 26.10.2017 (recepito con DGR n. 763/18) “Piano nazionale per la prevenzione del rischio auto lesivo e suicidario nei servizi residenziali minorili del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità”.

Beneficiari

Regione Puglia
Popolazione pugliese