Con il PSR - Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 approvato dalla Commissione Europea il 24 novembre 2015, la Regione Puglia dispone di 1,6 miliardi di euro per rilanciare l'agricoltura e sostenere il reddito degli imprenditori agricoli pugliesi.
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Agricoltura
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Cosa prevede il Programma di Governo
Con le risorse finanziarie del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – 1,6 miliardi di euro – la Regione Puglia ha rilanciato l'agricoltura regionale, sostenuto il reddito e rafforzato la competitività degli imprenditori agricoli pugliesi.
L'agricoltura biologica e la tutela della biodiversità sono il fiore all’occhiello della Puglia. Gli incentivi per il biologico hanno coinvolto oltre 7000 imprese agricole: produzioni di qualità, remunerative ed ecosostenibili, che rispettano il lavoro delle persone e l’ambiente circostante con un contributo di 50 milioni l’anno, investendo 35 milioni di euro all’anno per favorire delle pratiche conservative del suolo e dell’ambiente. Quasi 1000 realtà – fra imprese e allevatori – hanno invece beneficiato di finanziamenti per tutelare le varietà vegetali e zootecniche locali.
La Regione ha inoltre sostenuto gli agricoltori consentendo ad oltre 60 mila aziende l’accesso al gasolio agricolo a tariffe agevolate, erogando finanziamenti alle imprese vitivinicole, ortofrutticole ed olivicole per 70 milioni di euro l’anno.
Il sostegno a 16 Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) ha ridotto i passaggi intermedi – soprattutto commerciali – fra produttori bio e consumatori finali.
Sostegno alle imprese. La diffusione del batterio Xylella fastidiosa ha messo a dura prova la tenuta del settore olivicolo pugliese. Oltre al sostegno alle azioni di ricerca, prevenzione e monitoraggio, la Regione Puglia ha riconosciuto agli olivicoltori indennizzi per le piante estirpate e sostegni finanziari per ripristinare il potenziale produttivo danneggiato dall’epidemia.
La Regione Puglia in questi anni ha sostenuto la costante crescita dell’agricoltura pugliese il cui fatturato è cresciuto tra il 2016 e il 2019 ad un ritmo del 4% anno nonostante le sempre più frequenti calamità naturali (ad esempio, la disastrosa gelata che ha colpito gli olivi nel 2018) e la diffusione del batterio.
Questi sono solo alcuni dei risultati conseguiti in questi anni che hanno anche visto la regione affrontare il grande problema della Xylella nel Salento. Investendo con risorse proprie, la Regione sta assicurando che il batterio non si estenda alle aree oggi indenni rimediando agli errori commessi nei primi anni di gestione del problema. Nel far questo ha organizzato, attraverso la propria Agenzia ARIF la più grande azione di monitoraggio sul territorio che si ripete regolarmente dal 2016 con oltre 500.000 tamponi effettuati e più di 11 mila piante infette abbattute.
Allo stesso tempo, sono state attivate le operazioni di rigenerazione olivicola del Salento e di indennizzo dei tanti agricoltori danneggiati. I bandi della regione hanno consentito di risanare 7.000 ettari del territorio salentino con l’impianto di piante resistenti al batterio e, grazie agli ulteriori contributi ottenuti, è attivo un bando che consentirà di ripristinare ulteriori 7.000 ettari. Inoltre, gli agricoltori daneggiati hanno avuto un primo contributo di 12 milioni di euro a cui si sommerà un nuovo contributo già deliberato di 68 milioni di euro a beneficio delle aziende di 120 comuni del territorio salentino.
La Regione Puglia ha incentivato con apposite misure il ricambio generazionale degli imprenditori agricoli e gli investimenti in ricerca e innovazione agroalimentare, per promuovere l’ascesa delle produzioni agroalimentari regionali, con le loro peculiarità, sui mercati internazionali.
Competitività. L’eccessiva frammentazione delle imprese agricole pugliesi - per la maggior parte con un’estensione inferiore ai 3 ettari – ostacola la loro competitività sui mercati nazionali e internazionali. Per rafforzare il settore, la Regione Puglia ha promosso l’aggregazione dei quasi 200.000 produttori ortofrutticoli e olivicoli in 76 filiere organizzate.
La Regione ha inoltre favorito lo sviluppo di 23 Gruppi di Azione Locale (GAL), con l’obiettivo di orientare e programmare le strategie di sviluppo e innovazione sui territori.
Crescere. Da rimarcare l’intervento della Regione nel risanamento dell’annosa questione dei consorzi agrari che, per discutibili decisioni del passato, avevano accumulato una situazione debitoria di 250 milioni di euro. L’operazione di risanamento e razionalizzazione dei consorzi per quanto lunga è di fondamentale importanza per poter garantire alla nostra agricoltura la sua risorsa più preziosa, l’acqua.
Con le risorse finanziarie del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – 1,6 miliardi di euro – la Regione Puglia ha rilanciato l'agricoltura regionale, sostenuto il reddito e rafforzato la competitività degli imprenditori agricoli pugliesi.
L'agricoltura biologica e la tutela della biodiversità sono il fiore all’occhiello della Puglia. Gli incentivi per il biologico hanno coinvolto oltre 7000 imprese agricole: produzioni di qualità, remunerative ed ecosostenibili, che rispettano il lavoro delle persone e l’ambiente circostante con un contributo di 50 milioni l’anno, investendo 35 milioni di euro all’anno per favorire delle pratiche conservative del suolo e dell’ambiente. Quasi 1000 realtà – fra imprese e allevatori – hanno invece beneficiato di finanziamenti per tutelare le varietà vegetali e zootecniche locali.
La Regione ha inoltre sostenuto gli agricoltori consentendo ad oltre 60 mila aziende l’accesso al gasolio agricolo a tariffe agevolate, erogando finanziamenti alle imprese vitivinicole, ortofrutticole ed olivicole per 70 milioni di euro l’anno.
Il sostegno a 16 Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) ha ridotto i passaggi intermedi – soprattutto commerciali – fra produttori bio e consumatori finali.
Sostegno alle imprese. La diffusione del batterio Xylella fastidiosa ha messo a dura prova la tenuta del settore olivicolo pugliese. Oltre al sostegno alle azioni di ricerca, prevenzione e monitoraggio, la Regione Puglia ha riconosciuto agli olivicoltori indennizzi per le piante estirpate e sostegni finanziari per ripristinare il potenziale produttivo danneggiato dall’epidemia.
La Regione Puglia in questi anni ha sostenuto la costante crescita dell’agricoltura pugliese il cui fatturato è cresciuto tra il 2016 e il 2019 ad un ritmo del 4% anno nonostante le sempre più frequenti calamità naturali (ad esempio, la disastrosa gelata che ha colpito gli olivi nel 2018) e la diffusione del batterio.
Questi sono solo alcuni dei risultati conseguiti in questi anni che hanno anche visto la regione affrontare il grande problema della Xylella nel Salento. Investendo con risorse proprie, la Regione sta assicurando che il batterio non si estenda alle aree oggi indenni rimediando agli errori commessi nei primi anni di gestione del problema. Nel far questo ha organizzato, attraverso la propria Agenzia ARIF la più grande azione di monitoraggio sul territorio che si ripete regolarmente dal 2016 con oltre 500.000 tamponi effettuati e più di 11 mila piante infette abbattute.
Allo stesso tempo, sono state attivate le operazioni di rigenerazione olivicola del Salento e di indennizzo dei tanti agricoltori danneggiati. I bandi della regione hanno consentito di risanare 7.000 ettari del territorio salentino con l’impianto di piante resistenti al batterio e, grazie agli ulteriori contributi ottenuti, è attivo un bando che consentirà di ripristinare ulteriori 7.000 ettari. Inoltre, gli agricoltori daneggiati hanno avuto un primo contributo di 12 milioni di euro a cui si sommerà un nuovo contributo già deliberato di 68 milioni di euro a beneficio delle aziende di 120 comuni del territorio salentino.
La Regione Puglia ha incentivato con apposite misure il ricambio generazionale degli imprenditori agricoli e gli investimenti in ricerca e innovazione agroalimentare, per promuovere l’ascesa delle produzioni agroalimentari regionali, con le loro peculiarità, sui mercati internazionali.
Competitività. L’eccessiva frammentazione delle imprese agricole pugliesi - per la maggior parte con un’estensione inferiore ai 3 ettari – ostacola la loro competitività sui mercati nazionali e internazionali. Per rafforzare il settore, la Regione Puglia ha promosso l’aggregazione dei quasi 200.000 produttori ortofrutticoli e olivicoli in 76 filiere organizzate.
La Regione ha inoltre favorito lo sviluppo di 23 Gruppi di Azione Locale (GAL), con l’obiettivo di orientare e programmare le strategie di sviluppo e innovazione sui territori.
Crescere. Da rimarcare l’intervento della Regione nel risanamento dell’annosa questione dei consorzi agrari che, per discutibili decisioni del passato, avevano accumulato una situazione debitoria di 250 milioni di euro. L’operazione di risanamento e razionalizzazione dei consorzi per quanto lunga è di fondamentale importanza per poter garantire alla nostra agricoltura la sua risorsa più preziosa, l’acqua.
Difesa e valorizzazione della biodiversità, incentivando l’adozione di buone pratiche agricole, la diffusione di coltivazioni e tecniche a minor fabbisogno idrico, investendo sull’uso delle acque reflue depurate e sulla diminuzione dei fitofarmaci.
Approccio integrato nella lotta alla Xylella.
Riorganizzazione dell’assessorato per una migliore definizione delle funzioni di programmazione, attuazione e gestione, riconducibili alle filiere produttive. Accelerazione della semplificazione amministrativa attraverso più efficaci integrazioni dei processi autorizzativi riferiti a più uffici/servizi e strutture regionali.
Semplificazione delle procedure per ridurre i tempi e le modalità di accesso ai Fondi del Piano di Sviluppo Rurale per creare una gestione “open data” per la messa in comune delle banche dati della P.A. e delle normative in agricoltura per le imprese agricole.
Promozione sul mercato internazionale del regime di qualità europeo “Prodotti di Qualità di Puglia”.
Sostegno alla revisione del modello organizzativo del sistema produttivo attraverso la piena attuazione della legge regionale sulla cooperazione n. 35 del 1.8.14.
Promozione del ricambio generazionale per giungere a un completo ringiovanimento del comparto.
Ridefinizione dei GAL e dei GAC (Gruppi di azione Costiera) in base alle strategie della programmazione 2015-2020, per qualificare la vita nelle aree rurali e incentivare la coesione tra comunità di operatori e luoghi di produzione, allo scopo di rendere i settori agricoltura e pesca più attrattivi per le giovani generazioni.
Incentivazione delle politiche di stimolo al consumo consapevole e responsabile anche attraverso la piena attuazione della Legge regionale sui Gruppi di Acquisto Solidale.
Una Puglia Equa Solidale e Sostenibile che premia la “legalità” nei territori e nella produzione agroalimentare, contrastando lo sfruttamento della manodopera clandestina e perseguendo la sostenibilità nell'uso di tutti i fattori produttivi.