Sviluppo economico, Innovazione e Infrastrutture

Redazione Piani Strategici per Zone Economiche Speciali interregionali del Mar Adriatico, Meridionale e Ionico

La sfida che il Programma del Governo pone per la valorizzazione e il potenziamento delle infrastrutture pugliesi trova una contributo molto interessante nei Piani delle due ZES – Special Economic Zone (in attuazione di quanto previsto dal Decreto per il Mezzogiorno – Legge n. 91 del 20/6/2017). 

Le ZES sono ambiti territoriali con particolari vocazioni imprenditoriali, per i quali sono stati disegnati dei piani di sviluppo strategico, presentati al ministero della Coesione territoriale per la loro approvazione. Le proposte di riconoscimento di ZES che la nostra Regione ha formulato sono interregionali, cioè associano aree di altre regioni contigue, sprovviste di porti, con la nostra. 

I due Piani interregionali sono stati elaborati grazie ad un'importante consultazione con i portatori di interesse locali (Autorità portuali, associazioni datoriali e sindacali, ASL, enti locali).

Con DGR 612 del 29 marzo 2019 la Giunta Regionale ha approvato il Piano Strategico per l’istituzione della ZES Ionica Interregionale, nelle Regioni Puglia e Basilicata, riconosciuta dal Governo con DPCM del 6 giugno 2019.

Con DGR 839 del 7 maggio 2019 la Giunta Regionale ha approvato il Piano Strategico per l’istituzione della ZES Adriatica Interregionale, nelle Regioni Puglia e Molise, riconosciuta dal Governo con DPCM del 3 settembre 2019.

In particolare, il Piano di Sviluppo Strategico Z.E.S. Puglia e Basilicata fa leva sulla presenza del porto di Taranto e dell’aeroporto di Grottaglie ed evidenzia le prospettive di sviluppo prevedibili sia per la Puglia che per la Basilicata. 

Il Piano della ZES Adriatica, invece, è policentrico e mette a sistema le infrastrutture presenti nei territori delle province che vanno da Foggia a Lecce. 

Uno degli incentivi consiste nella possibilità, per le imprese ricadenti nel perimetro ZES ad eccezione di alcuni settori, di accedere al credito d’imposta per gli investimenti potenziato con la soglia a 50 milioni (quello normale è al massimo a 15 milioni per le grandi aziende). Un bonus che che negli ultimi anni ha mobilitato circa 4 miliardi di investimenti. 

A questo beneficio si associano le semplificazioni previste per i procedimenti amministrativi tra cui:  riduzione di un terzo dei termini per la celere definizione dei procedimenti amministrativi citati dall’art.5 co.1 D.L.91/2017 e s.m.i.; riduzione alla metà dei termini previsti per i provvedimenti adottati ai sensi dell’art.14 bis della L.241/1990; raccordo tra i singoli sportelli unici e il SUA di cui alla L.84/1994 che opera quale responsabile unico del procedimento per le fasi di insediamento, realizzazione e svolgimento dell’attività economica in area Zes; l’implementazione dei SUA presso le due Autorità di Sistema Portuale, che sia disponibile in formato digitale e in almeno una lingua diversa dall’italiano, organizzato sulla base di moduli e formulari standardizzati per la presentazione delle istanze di insediamento o ampliamento in area Zes.

A tal riguardo, la Regione Puglia intende dare attuazione concreta alle previsioni di cui all’art.5 co.1 del D.L.91/2017 in materia di semplificazioni in area ZES, attraverso la condivisione delle strategie e delle procedure tra le strutture regionali a diverso titolo coinvolte (ambiente, paesaggio, urbanistica) e le Autorità di Sistema Portuale del Mare Ionio e del Mare Adriatico Meridionale.

I settori che potranno beneficiare del riconoscimento delle ZES sono tanti. Ad esempio, l’agroalimentare, la logistica, la meccanica, la navalmeccanica, l’aeronautico, il mobilio, il commercio, le costruzioni, producendo effetti significativi anche sull’indotto. 

Nel rispetto della normativa vigente, come da Allegato I del DPCM del 25 gennaio 2018 n. 12, la Regione, inoltre, promuove e favorisce l’attribuzione delle aree disponibili e non assegnate. 

A tal fine, con D.D. n.155 del 18 luglio 2019 (Burp 84/2019) e s.m.i., è stata avviata una procedura ad evidenza pubblica, la cui fase di valutazione delle candidature è in corso, rivolta ai Comuni pugliesi per l’attribuzione delle aree residue non assegnate. Inoltre, le eventuali ulteriori aree che dovessero rendersi disponibili in corso di attuazione dei Piani, potranno essere oggetto di una successiva revisione ed aggiornamento degli stessi, all’esito della prima fase di monitoraggio delle ZES.

Fondi

Pianificazione strategica che avrà accesso a strumentazione finanziaria plurifondo

Risultati

Le ZES:

  • offrono a tutti gli attori, pubblici e privati coinvolti, la possibilità di fare sistema
  • portano valore aggiunto ai nostri porti, aeroporti, interporti e piattaforme logistiche, ferrovie, strade, e al sistema di intermodalità
  • sostengono gli investimenti del sistema imprenditoriale pugliese
  • rendono i nostri territori più competitivi e più attrattivi, assicurando crescita e sviluppo economico, con positive ricadute anche in termini occupazionali
  • attirano investimenti di grandi gruppi nazionali o multinazionali e contribuiscono al rilancio dei traffici portuali
  • rafforzano settori variamente presenti nei poli della ZES come nel caso dell’agroalimentare, dell’automotive, della logistica e della distribuzione, della farmaceutica, della chimica e dell’aeronautica
  • promuovono investimenti da parte delle piccole e medie imprese locali nei settori di riferimento dell’economia regionale
  • assorbono la mano d’opera in uscita da settori in crisi o soggetti a importanti ristrutturazioni
  • favoriscono mediante l’innovazione l’incontro tra il mondo della produzione e della logistica e il mondo della ricerca e dell’Università
  • promuovono l’integrazione delle catene del valore a livello regionale e interregionale con la Basilicata e il Molise

I principali dati sono:

  • ZES Ionica: 1.429,56 ettari di attuale estensione in Puglia
  • ZES Adriatica: 2.628,49 ettari di estensione attuale in Puglia.

Le suddette aree, perimetrate con le Deliberazioni di Giunta regionale di approvazione delle ZES, saranno estese in seguito alla pubblicazione della graduatoria in esito alle valutazioni sulle 68 candidature pervenute a fronte dell’Avviso pubblico per l’assegnazione delle aree residue ancora disponibili. In particolare, saranno assegnati ulteriori 88,85 ettari ai Comuni rientranti nella ZES Interregionale Ionica e 261,10 ettari ai Comuni rientranti nella ZES Interregionale Adriatica.

Beneficiari
  • Regione Puglia
  • Comuni pugliesi
  • Popolazione pugliese
  • Imprese
Partner
  • ZES Ionica: Regione Basilicata, AdSP - Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio
  • ZES Adriatica: Regione Molise, AdSP - Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale