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Riforma dell'Assistenza Residenziale e Semiresidenziale per soggetti anziani e disabili

Con questa azione è stato riformato completamente il sistema dell’assistenza sociosanitaria in Puglia.
La riforma era attesa da anni, infatti, in questo modo, si dà attuazione alle leggi regionali adottate nel corso di questa legislatura.
Con le D.G.R. 1203 e 1204 del 2018 sono stati approvati i nuovi regolamenti (Rispettivamente Reg. 4 e Reg. 5 del 2019) che disciplinano le RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale, come descritte nella LR n. 53 del 2018, dando altresì attuazione alla LR n. 9 del 2017.

Si giunge, quindi, alla revisione dell’intero sistema dell’Assistenza residenziale e semiresidenziale per soggetti anziani e disabili.
La riforma fa riferimento sia alle RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale che ai Centri Diurni contemplando i requisiti, l’organizzazione, gli standard, il fabbisogno delle strutture sociosanitarie.

I Regolamenti 4 e 5 riconducono tutto il settore sociosanitario alla programmazione regionale, con un numero di posti letto (un fabbisogno) incrementato rispetto al passato, ma, al tempo stesso, predeterminato dalle strutture regionali, sia per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture che per l’accreditamento.

Essi puntano altresì a migliorare anche le condizioni di lavoro in queste strutture, incrementando il numero minimo di operatori, anche grazie al contributo fornito dalle organizzazioni sindacali.

Nello specifico con i nuovi regolamenti regionali relativo alle strutture per anziani e soggetti affetti da demenza si è data inoltre una nuova classificazione alle strutture esistenti. Infatti dalle attuali RSA ex RR n. 8/2002 e RSSA ex art. 66 RR n. 4/2007, secondo quanto stabilito dalla LR n. 53/2017, si è istituita una RSA unica con al suo interno nuclei di RSA estensiva e nuclei di RSA di mantenimento.

Parimenti si è provveduto in riferimento ai Centri diurni per soggetti non autosufficienti, facendo confluire nella nuova normativa sia i Centri diurni presenti all’interno delle RSA ex RR n. 8/2002 sia i Centri diurni ex art. 60-ter RR n. 4/2007.
In riferimento al fabbisogno di strutture, la nuova normativa aumenta in maniera considerevole il numero di posti a livello regionale.
Per le RSA si passa da un fabbisogno di 12 pl/10.000ab ( somma tra 5 pl/10.000 ab per RSA ex RR 8/2002 e 7 pl/10.000 ab per RSSA ex art.66 RR n. 4/2007) ad un fabbisogno di  17 pl/10.000 ab. Per i Centri diurni si passa da 0,5 p/10.000 ab per centri diurni ex RR 8/2002 a 3 p/10.000 ab.

Concretamente, per gli anziani ed i malati di Alzhaimer si passa da circa 4.800 posti letto attuali a n. 7.100 pl.
Per i centri diurni si passa da circa 200 posti a 1.200 posti.

Il riordino dell’intera filiera è stata completato con il Reg. n. 4 del 2019, che ha disciplinato le RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale R1 ovvero le strutture con particolare complessità ed elevato impegno sanitario.

Fondi:

La maggiore spesa è garantita dal Fondo Sanitario regionale.

Risultati

  • 3400 posti in più per gli anziani
  • 1100 posti in più per i disabili

Quando
  • 2019

    Entro il 2019 dovrà essere completata la contrattualizzazione degli ulteriori posti disponibili da parte delle ASL.

Beneficiari

Anziani
Disabili

Partner

ASL - Azienda Sanitaria Locale